Santuario del Sombreno


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Collocato in posizione dominante sulle propaggini settentrionali dei colli di Bergamo, il Santuario della Natività di Maria è raggiungibile tramite una suggestiva scalinata che si conclude sotto un portale sormontato da una lunetta in stucco raffigurante Dio Padre benedicente. L’edificio, eretto nel 1493 ma profondamente rinnovato a partire dal 1613, è formato da una sola navata terminante con un presbiterio voltato a botte. Al suo interno, oltre alle tracce degli affreschi originari tra cui una Madonna allattante con S. Lucia e l’offerente attribuita ad Andrea Previtali, si possono ammirare decorazioni in stucco dei fratelli Porta, affreschi di Pietro Baschenis, lavori ad intaglio di Carlo Mariani ed infine tele di Carlo Ceresa, Bartolomeo Roverio detto il Genovesino, Antonio Zanchi e Lucano da Imola. Oltre che dalla ricchezza delle decorazioni l'attenzione è attratta da cosiddetto "osso di Sombreno", una costola di mammut della lunghezza di 1,80 m. appesa al soffitto della navata che, secondo alcune leggende, apparterrebbe invece ad un pericoloso drago ucciso da un giovane e coraggioso cavaliere. Il Santuario è affiancato dalla più piccola e antica chiesa della Madonna Addolorata, ricavata nell’antica cappella del castello di Breno, già documentato nel 926. L’opera più importante conservata al suo interno è il gruppo scultoreo della Madonna con Cristo morto, fatto eseguire nel 1563 dal presbitero Solario.

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Carlo Ceresa, Pala della Madonna del Rosario e santi