Villa Pesenti-Agliardi


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La seicentesca villa Pesenti-Agliardi, residenza nobiliare di notevole pregio, è il risultato di diverse trasformazioni avvenute nel tempo, le più importanti delle quali si devono all’architetto viennese Leopoldo Pollack, insigne discepolo di Giuseppe Piermarini. Realizzato nel 1798 su incarico del conte Pietro Pesenti, il progetto di ampliamento doveva reinterpretare in chiave neoclassica non solo la dimora ma anche il parco circostante. La villa si presenta come un complesso a pianta a "C" con interni affrescati da Domenico Ghislandi, padre del celebre ritrattista Fra' Galgario, che decorò il salone d'onore con architetture e paesaggi, e Vincenzo Bonomini, cui il conte Pesenti affidò le decorazioni a tema umanistico, politico e sacro nei locali al pianterreno e del piano nobile. Il giardino, arricchito da significativi monumenti destinati al diletto degli ospiti, costituisce un'importante testimonianza paesaggistica e si ispira ai temi dell'Agricoltura e dell'Ospitalità, peraltro simbolicamente espressi nelle due statue che si trovano sulle testate delle ali dell'edificio. Il progetto del Pollack, di cui restano dei disegni acquerellati esposti all'interno della residenza, non fu però portato a termine e, nel corso dell'Ottocento, il parco fu reinterpretato in chiave romantica. Con la prematura scomparsa del conte Pietro Pesenti nel 1826, la villa passò per via ereditaria alla famiglia Agliardi.