Via del Lavanderio


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Via Lavanderio rappresenta uno tra i più suggestivi e panoramici percorsi lungo il versante meridionale dei Colli di Bergamo, non distante dall’ex-Monastero vallombrosano di Astino. Preziosa presenza lungo la via è il lavatoio – da cui il nome della via – costituito da una vasca rettangolare accessibile da quattro lati, ubicato in un ribasso in corrispondenza della curva della strada all’incrocio con via Astino e accessibile da una scaletta in pietra. L’acciottolata via Lavanderio è anche ricca di pregevoli architetture, come ad esempio la torre del XII sec. incorporata in una cascina e caratterizzata da muri di pietra bugnata disposta in corsi regolari e ben visibile nell’ultimo caseggiato prima la via si restringa a un sentiero sterrato. Le cascine, con i loro muri e pilastri in pietra a vista e con i solai e i parapetti in legno prospettanti verso sud, sono esemplificative delle tecniche costruttive e del sapiente impiego dei materiali locali, divenendo veri e propri emblemi di quell’antica cultura dei luoghi ormai tramontata. Intenso è tra le architetture e il contesto rurale, specialmente con i campi che degradano a terrazze verso valle e rendono unico il paesaggio collinare di Bergamo e richiamano alla memoria il secolare lavoro dell’uomo che ha reso fertili questi luoghi, coltivati intensamente sino al secondo dopoguerra. Oggi non vi sono più i contadini né, tanto meno, le “ciacolanti” lavandaie, ma resta intatta quell’atmosfera lasciataci in eredità dal secolo scorso.

Per approfondire :
La flora nei colli di Bergamo