Specie forestali nei colli di Bergamo


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I boschi in quest’area del Parco dei Colli sono costituiti in gran parte da vegetazione spontanea e occupano oltre 2000 ettari. Si tratta in prevalenza di boschi cedui (tagliati con regolarità e frequenza), essendo meno diffusi gli alberi ad alto fusto. Il bosco ha subito nel tempo radicali trasformazioni per l’azione dell’uomo che lo ha assecondato alle proprie necessità. Fino a pochi decenni fa costituiva preziosa risorsa in quanto forniva legna da ardere, legname per le costruzioni, pali da vite, lettiere per gli animali e, grazie alle castagne, contribuiva all’integrazione alimentare. Oggi i boschi risultano spesso degradati e in molti casi abbandonati; solo saltuariamente vengono tagliati per ricavare legna da ardere e anche il sottobosco risulta spesso privo di manutenzione. I boschi di castagno rappresentano una quota rilevante della superficie boschiva del Parco; la loro distribuzione è prevalente lungo i versanti del Canto Alto e in Val del Giongo ma non mancano nell’avamposto collinare verso la pianura, specialmente nei versanti esposti a nord. Assai diffusa è la robinia con la sua profumata fioritura; il carpino bianco è presente lungo le vallette meglio esposte così come il carpino nero e la roverella dominano i versanti prealpini più soleggiati. L’ontano nero è comune lungo il ciglio dei ruscelli, il pino silvestre è presente nella zona di Valmarina, mentre farnia e cerro sono frequenti nei boschi di Astino e dell’Allegrezza.